Piattaforma per l’umanità e la pace.

Nel segno della libertà e della dignità degli uomini, ispirata al pensiero culturale – religioso – antropologico del Prof. D.M. De Luca e dei suoi collaboratori, sugli alti valori del dialogo in una visione multiculturale, tra culture religiose e laiche, civili istituzionali, a partire dal concilio ecumenico del 65′ con nostra aetate, all’incontro mondiale delle culture religiose del 2013 in Sardegna, alla straordinaria testimonianza di Papa Francesco, ai valori civili di libertà dello Statuto UE, per la difesa della democrazia e della dignità umana spesso annulata nel mondo.

L’idea della fratellanza, gli uomini fratelli perchè “figli di un Dio unico” ha trovato nel incontro in Sardegna la sua più alta espressione che ha fatorito la sua diffusione nel mondo

L’Associazione-Istituto Demetrio Marco De Luca, con sede a Nuoro (con centri operativi o in corso di strutturazione a Roma, Galtellì e Bruxelles), in sintonia totale con la Fondazione Cultura delle Religioni per l’Umanità e la Pace, con sede a Roma, istituita dal Prof. De Luca nel 2014 e con la omonima Fondazione internazionale, con sede in Croazia, i cui membri del consiglio e i soci aderenti non rappresentano interessi commerciali, né promuovono interessi dei clienti o l’interesse proprio o collettivo dei membri, rivolgono domanda, ritenendo opportuno effettuare doverose considerazioni preliminari.

L’Associazione-Istituto, dedicata alla grande figura del prof. De Luca, di cui si propone di attuare il programma di iniziative discusse col presidente della Fondazione e dell’Associazione-Istituto Angelo Rojch, è di affermare i grandi valori umani, antropologici, culturali e religiosi espressi nel mondo dal prof. De Luca.

L’eredità è costituita da alti valori umani quali il rispetto della dignità delle persone, della libertà, della democrazia, della fratellanza, della non discriminazione delle minoranze culturali e religiose, in quanto siamo tutti figli dello stesso Dio, dunque fratelli.

È sulla fratellanza e sull’uguaglianza che si fonda il dialogo tra diverse culture, religiose e laiche, che ispira la multiculturalità, idea che il prof. De Luca ha sostenuto per cinquant’anni. Valori richiamati in decine di articoli e interviste su “Nuove Proposte”, di cui una copia è stata consegnata personalmente dal presidente Mattarella al Presidente Xi Jinping, e su “Madame Louise”, rivista della LUISS, prestigiosa università italiana.

L’Associazione Istituto è la continuazione della Fondazione costituita da De Luca, sostanzialmente un’articolazione operativa, creata su proposta nel Primo Incontro del 2013, un evento citato in tanti consessi internazionali. Pertanto, l’associazione ha l’ambizione di rappresentare i valori culturali nella loro diversità delle nove religioni nel rapporto con le istituzioni a tutti i livelli, in uno sforzo tendente a coinvolgere i cittadini, le strutture laiche e religiose, e la base delle istituzioni a iniziare dalle comunità locali.

A tal fine il prof De Luca ha lasciato in eredità un programma mondiale con un ruolo trainante dell’Europa, esaminato col presidente Rojch, il quale presiede contemporaneamente la Fondazione con sede a Roma e quella con sede in Croazia.

Un programma in linea con i valori dell’Unione Europea e in particolare con la norma dell’art. 2 del Trattato UE. L’Europa nel nuovo quadro mondiale, di fronte alla guerra russo-ucraina deve essere portatrice di un nuovo umanesimo. Un’ideale da animare, ma come?

Perché un ragazzo che nasce a Londra o a Parigi o in Svezia entra nell’ISIS? Perché? Quali le ragioni di fondo per aggredire questo fenomeno e le forme istituzionali e le stesse istituzioni non bastano. Occorre un cambiamento profondo, non solo politico ma una rivoluzione delle coscienze, una rivoluzione culturale con interventi a 360 gradi, soprattutto nel tessuto sociale e istituzionale.

L’Europa corre alcuni rischi. La morte della democrazia, un nuovo conflitto globale, catastrofi ecologiche. Così come la situazione di una Europa a due velocità con i paesi del Sud in difficoltà, col rischio di una disgregazione. Le forze più vive eticamente motivate hanno il dovere di costruire, di creare iniziative in tutti i campi che abbiano alla base la cultura, il pensiero, una identità coerente, perché l’Europa non perda il suo ruolo storico di civiltà. La risposta è un nuovo umanesimo. Idea forza del prof De Luca. Idea forza della nostra Associazione-Istituto.

Per imboccare questa strada occorre formare le persone, con la letteratura, con la filosofia, la storia, soprattutto stabilire un’empatia con i valori del Trattato UE.

Questo significa, rispetto della dignità umana, dell’uguaglianza, dello stato di diritto, del rispetto dei diritti umani, come delle minoranze, siano antropologiche, religiose, identitarie, di etnia. Altresì significa combattere le disuguaglianze tra persone, tra aree territoriali, così come tutte le forme di discriminazione, di intolleranza, contro le violente aggressioni verso tutte le culture religiose e antropologiche.

Sono gli alti valori della UE; questi vanno sostenuti e protetti non solo sul terreno istituzionale. L’Associazione-Istituto, è sulla “linea De Luca”, in sintonia culturale e valoriale con il Trattato UE ha elaborato e iniziato a realizzare nel presente come nel passato un progetto-programma, il cui obiettivo è iniziare a costruire una risposta partendo dal basso, dall’uomo dall’inquinamento del sacro trascendente delle religioni, ma anche quello immanente della terra, della vita umana, della società. I valori di un nuovo umanesimo, del diritto degli uomini ad una vita di libertà e di democrazia, vanno veicolati come idea educativa, nel mondo della scuola delle strutture religiose istituzionali, nei mass media nel mondo del cinema, straordinario strumento educativo, specie nelle giovanissime generazioni. Occorre unire le forze attorno ai valori dell’umanesimo affinché l’Europa torni ad essere ambizione e senza muri. Il volto del Trattato della UE deve configurarsi come nuovo umanesimo, con al centro la giustizia, la libertà e la fratellanza.

Per attuare questi valori, l’Associazione-Istituto ha delineato un progetto-programma.

C’è un aspetto preliminare:

  • i componenti dell’Associazione-Istituto non hanno interessi da rappresentare o tutelare, neppure l’idea di promuovere gli interessi di clienti o di persone così anche i soci aderenti e i componenti dei gruppi di lavoro e i volontari del memoriale De Luca;
  • Invece, primario obiettivo è ricercare le radici dei valori culturali filosofici, giuridici, economici, sociali, che hanno ispirato i padri della civiltà europea. In questa logica il prof De Luca aveva proposto un convegno-seminario di studio da tenere in Svezia o Danimarca su Kierkegaard, iniziative da collocare a maggio del 2024. Tale ricerca culturale presuppone altre iniziative nell’autunno ‘24 in Francia, Germania, Italia e New Dheli nel programma globale;
  • Il gruppo di lavoro darà le indicazioni sulle figure da studiare (per altro già individuate dal De Luca)
  • In Italia la figura di Tagore, premio Nobel per la letteratura, il seminario si terrà a Roma per aprire una finestra culturale dal respiro universale, con la cultura induista orientale nel suo fecondo rapporto con l’Europa, il cristianesimo e la cultura laica europea;
  • Gerusalemme. Il riconoscimento di uno status giuridico internazionale alle religioni monoteiste come il Vaticano a Roma. Ciò con l’obiettivo di eliminare le disuguaglianze tra culture, favorire il dialogo e la pace. Il prof. De Luca aveva discusso con l’ONU tale problematica, si tratta di approfondirne la tematica e rilanciare la proposta su iniziativa dell’Europa.
  • La creazione di un Codice Etico Universale nel campo sociale ed economico delle culture della vita, rappresenterebbe un passo decisivo per affermare nella società la pari dignità tra uomini ,questo secondo il Trattato UE;
  • Magna Charta. Si tratta di elaborare una pagina di sintesi dei valori umani presenti nelle culture di tutte le religioni, come nella cultura laica, da lanciare come punto fermo nel mondo così da entrare nella coscienza delle forze estremiste.
  • Il programma-progetto dell’Associazione-Istituto si delinea in forma pluriennale sulla logica delle multiculturalità, idea-forza originaria, con tanti articoli riportati in riviste nazionali ma con obiettivi concreti di attuazione.
  • È previsto, nel decimo anniversario dell’evento interreligioso e interculturale del 2013, nei giorni 17-18-19 novembre 2023, il II Incontro Culturale e Religioso – Memoriale De Luca, il cui pensiero è il punto iniziale di riflessione anche sulle proposte (contro la violenza, sulla NATO, su Gerusalemme, sul Codice Etico e sulla Magna Charta);
  • ad esempio quale risposta culturale-istituzionale, in termini preventivi e di interventi contro le violenze e le aggressioni non solo contro le religioni ma contro le minoranze culturali antropologiche, identitarie ed etniche nella società e nelle famiglie che hanno scosso la coscienza degli uomini. A tal fine il prof. De Luca aveva discusso con le più alte autorità dell’ONU e dei grandi paesi, l’ipotesi di allargare la NATO come strumento neutro nella prevenzione delle violenze e in interventi di contenimento;
  • nel 2024, a Galtellì, in Sardegna, in occasione del quattrocentesimo anniversario di un ripetuto prodigio attestato negli atti dei 5 notai, si terrà un incontro internazionale e a ricordo di quanto avvenuto nel 1624, in cui alcuni scontri armati nella piazza circostante la chiesa del Cristo miracoloso, tra alcune comunità ad alto tasso di violenza della Barbagia, senza che si sia verificata una sola ferita e la perdita di una goccia di sangue;
  • Il Cristo de los Milagros ha dato una testimonianza storicamente certificata di altissimo valore umano e cristiano evitando nei giorni della festa lo spargimento di sangue; un monito questo agli uomini del XXI secolo.
  • L’Associazione-Istituto, a seguito della pubblicazione di un libro storico-romanzato sul Cristo scritto da un suo aderente, peraltro miracolato improvvisamente, ha sollecitato e spinto un gruppo di cineasti di trasformare in un film la storia di un Cristo che dispone della più rigorosa documentazione nella storia della Chiesa, come affermato dallo storico Arcivescovo Mons. Alberti. La conclusione del film sarà dedicata agli episodi degli scontri armati: il Cristo de los Milagros ha voluto dare agli uomini di ogni tempo un messaggio di pace, di non violenza, di accoglienza, di fratellanza per i superamento di contrasti tra uomini e comunità cioè tra Stati. La Commission, strumento della Regione Sardegna, ha deliberato un contributo di oltre centocinquantamila euro per la produzione del film, ma non sono sufficienti per realizzare un film di tale valore.

Queste riflessioni sono preliminari, propedeutiche, alla domanda per una domanda per un contributo alla UE.

English version

The Demetrio Marco De Luca Association-Institute, based in Nuoro (with operational centers or projects underway in Rome, Galtelli, and Brussels), in complete harmony with the Foundation for Culture of Religions for Humanity and Peace, headquartered in Rome and established by Prof. De Luca in 2014, and the eponymous international Foundation based in Croatia, whose council members and affiliated partners do not represent commercial interests, nor promote clients’ interests or personal/collective member interests, present this application, believing it necessary to make preliminary considerations. 

The Association-Institute, dedicated to the great figure of Prof. De Luca, aims to execute the program of initiatives discussed with the President of the Foundation and the Association-Institute, Angelo Rojch.

Its goal is to affirm the profound human, anthropological, cultural, and religious values that Prof. De Luca has espoused throughout the world. 

The legacy is composed of high human values such as respect for human dignity, freedom, democracy, brotherhood, and non-discrimination of cultural and religious minorities, that’s because we are all children of the same God, and thus, brothers.

 It’s upon fraternity and equality that the dialogue between diverse cultures, both religious and secular, is founded, inspiring multiculturalism-concept supported by Prof. De Luca for half a century.

These values have been highlighted in dozens of articles and interviews in “Nuove Proposte” a copy of which was personally handed by President Mattarella to President Xi Jinping, and in “Madame Louise,” a publication by LUISS, a prestigious Italian university.

The Association-Institute is the continuation of the Foundation established by De Luca and is essentially an operational structure. 

It was created upon a proposal made during the First Meeting in 2013, an event cited in numerous international forums. Thus, the Association aspires to represent cultural values in their diversity across nine religions in their relationship with institutions at all levels, aiming to engage citizens, secular and religious entities, and the foundation of institutions, starting from local communities.

Because of that, Prof. De Luca has bequeathed a global program with Europe playing a leading role. This program was examined alongside President Rojch, who simultaneously presides over the Foundations based in Rome and Croatia.

This program aligns with the values of the European Union, particularly with the norm of Article 2 of the EU Treaty. In the new global framework, facing the Russo-Ukrainian war, Europe must be the bearer of a new humanism. This calls for a new ideal, but how? 

Why does a young person born in London, Paris, or Sweden join ISIS? What are the underlying reasons to combat this phenomenon? Institutional and formal approaches alone are insufficient. A profound change is needed, not just political but a revolution of consciousness, a cultural revolution involving comprehensive interventions, particularly within the social and institutional fabric. 

Europe faces several risks: the death of democracy, a new global conflict, ecological disasters, well as a two-speed Europe with Southern countries struggling and at risk of disintegration. 

Ethically motivated forces have the duty to build initiatives in all fields grounded in culture, thought, and coherent identity, to ensure Europe doesn’t lose its historical role of civilization. 

The answer lies in a new humanism idea strongly advocated by Prof. De Luca and embraced by our Association-Institute. 

To tread this path, people need to be educated through literature, philosophy, history, and especially by establishing empathy with the values of the EU Treaty. This entails respecting human dignity, equality, the rule of law, and human rights, including those of anthropological, religious, identity, and ethnic minorities. 

These are the high values of the EU, which need support and protection beyond the institutional realm.

The Association-Institute, aligned culturally and ethically with the EU Treaty, has developed and begun to implement a multi-year project-program that aims to build responses from the bottom up, addressing both the transcendental essence of religions and the immanent aspects of Earth, human life, and society.

The values of a new humanism, the right of people to a life of freedom and democracy, should be promoted as an educational idea in schools, religious institutions, mass media, and especially in the world of cinema such a powerful educational tool, particularly for the younger generations. 

Forces must unite around the values of humanism so that Europe can regain its ambition and be a place without walls. The face of the EU Treaty should epitomize a new humanism, centered on justice, freedom, and fraternity. 

To realize these values, the Association-Institute has outlined a project-program.

Some preliminary aspects include: 

  • The members of the Association-Institute do not represent or safeguard interests, nor do they aim to promote client interests. Instead, their primary objective is to explore the roots of cultural, philosophical, legal, economic, and social values that have inspired the founders of European civilization. Prof. De Luca proposed a seminar-study conference to be held in Sweden or Denmark on Kierkegaard as part of this cultural exploration. Other initiatives are planned for the autumn of ’24 in France, Germany, Italy, and New Delhi within the global program. 
  • The group will provide guidance on the figures to study (previously identified by De Luca)
  • In Italy, the figure of Tagore, a Nobel laureate in literature, will be the focus, and the seminar will take place in Rome to open a cultural window with universal resonance, exploring the Eastern Hindu culture in its fruitful connection with Europe, Christianity, and European secular culture.
  • Jerusalem. The proposal is to recognize an international legal status for monotheistic religions, similar to the Vatican in Rome. This aims to eliminate inequalities among cultures, foster dialogue, and peace. Prof. De Luca discussed this matter with the UN, and its further exploration and promotion should come from Europe. 
  • The creation of a Universal Ethical Code in the social and economic realms of life would be a decisive step to establish the equal dignity of all individuals, in line with the EU Treaty. 
  • Magna Charta. The goal is to create a summary of the human values present in the cultures of all religions, as well as in secular culture. This would be launched as a steadfast point in the world to counteract extremist forces.
  • The Association-Institute’s project-program spans multiple years, rooted in multiculturalism fundamental original idea with many articles published in national magazines, aiming for tangible implementation. 
  • The Second Cultural and Religious Meeting – De Luca Memorial is planned for the 17th- 19th of November 2023, marking the tenth anniversary of the 2013 interreligious and intercultural event. This gathering will provide an initial point of reflection on proposals (against violence, NATO, Jerusalem, the Ethical Code, and the Magna Charta). 
  • As a cultural and institutional response to prevent violence and aggression not only against religions but also against cultural, anthropological, identity, and ethnic minorities in society and families incidents that have shaken human consciousness. A proposal was discussed by Prof. De Luca with the highest authorities of the UN and major countries, and this involves expanding NATO as a neutral tool in violence prevention and containment efforts.
  • In 2024, in Galtelli, Sardinia, on the occasion of the four-hundredth anniversary of a documented miracle witnessed by five notaries, an international meeting will be held. It commemorates what happened in 1624, where armed confrontations took place between high-violence communities in Barbagia, surrounding the church of the miraculous Christ. Despite the skirmishes, not a single wound or drop of blood was recorded. 
  • The “Cristo de los Milagros” provided historically certified testimony of immense human and Christian value by preventing bloodshed during the festive days. This serves as a message of peace, non-violence, acceptance, and fraternity for the resolution of conflicts among individuals and communities, including states. The Commission, a tool of the Sardinia Region, granted a contribution of over one hundred fifty thousand euros for the film’s production. However, these funds are insufficient to realize a film of such significance. 

These reflections are preliminary and preparatory to the request for a contribution to the EU. 

Piattaforma culturale letteraria illuminata dalla grande figura, premio nobel, Grazia Deledda

Dalla Letteratura al Dialogo Interreligioso: Galtellì al Centro del Palcoscenico Culturale Internazionale

Questa piattaforma culturale-religiosa-identitaria delineata va integrata sul piano della cultura letteraria essendo Galtellì al centro del più grande romanzo “Canne al vento” di Grazia Deledda, romanzo determinante per il premio Nobel per la letteratura. È Nuoro, città natale, che ha celebrato con la partecipazione di centinaia di sindaci, il centocinquantesimo anniversario della Deledda con una serie di manifestazioni culturali a livello regionale e nazionale. Parlamento italiano compreso.

Galtellì, già antica sede vescovile, un paese che sin dal Medioevo ha esercitato un fascino particolare, non solo sulla Deledda ma anche su Salvatore Satta, l’autore del libro “Il giorno del Giudizio”, uno dei più quotati romanzi del XX secolo, il quale, con crudo realismo mette a confronto la decadenza del paese con lo splendore dell’antica “civitas galtellina”. Galtellì e Nuoro rappresentano il punto più alto dell’itinerario deleddiano. A Galtellì, su iniziativa del Comune e della Regione, nasce il parco letterario, il premio “Grazia Deledda”, come “Canne al vento”, con una dimensione internazionale.

A Nuoro, città nota come la “Atene sarda”, la Fondazione “Grazia Deledda” celebra dal 1952 il premio-concorso di letteratura con la partecipazione dei più prestigiosi scrittori italiani ed esteri: il primo porta il nome di Marino Moretti. C’è alla base lungo l’itinerario della Deledda e del Satta, la ricerca costante di riscoprire le radici identitarie di una comunità, la Barbagia, l’ambiente agro-pastorale, descritti dai due scrittori con alto senso poetico, sociologico, letterario.

Una terra paragonata da una grande studiosa, la prof. Nereide Rudas, alla grande Atene, per aver dato i natali a tanti illustri personaggi.

L’interesse culturale del Satta a Nuoro, del Satta a Galtellì, nella sua opera più significativa del XX secolo, in Italia conferma a posteriori che la scelta di Grazia Deledda non era occasionale ma profonda.

Galtellì vive un momento storico di grande interesse culturale: – il primo incontro mondiale delle culture religiose, nel rapporto con le istituzioni, parlamenti e governi del 2013, ha dato una spinta straordinaria al dialogo tra culture e religioni, tra queste e le culture laiche. È stato l’evento più citato a livello internazionale,così come ha ispirato tutte le iniziative sulla fratellanza, coinvolgendo le culture più diverse. L’idea profetica del prof. Demetrio Marco De Luca, di collocare sul monte Tuttavista di Galtellì, nell’area del Cristo bronzeo più grande del mondo, opera dell’Accademia delle Belle Arti di Madrid, una via Statuaria dei Simboli delle Nove culture religiose per farne il simbolo mondiale e la conferma di un centro di importanza strategica.

Così come nel centro storico, un museo a cielo aperto sui miracoli del sudore e sangue, ripetuto per anni del S.S. CrocifissoPeraltro, nel 2024 si celebrerà un avvenimento di straordinaria attualità: il Cristo, in presenza di uno scontro armato nella piazza antistante, nonostante accertati spari e l’utilizzo di spade, non si registra, nello stupore generale, una sola ferita, una sola goccia di sangue.

Un film intende ricordare tale evento, che suona come monito agli uomini di oggi della guerra russo-ucraina. Inoltre Galtellì, logisticamente, al di là di Lula, è, per la sua storia, l’ambiente, la cultura, il centro più significativo e di riferimento del progetto “Einstein Telescope”, fatto proprio dal Governo Italiano che comporta tali investimenti di assoluta portata mondiale per la captazione delle onde gravitazionali. Tante saranno le iniziative indotte. Tale area si pone come il sito più sicuro, tale è considerato a livello scientifico dallo stesso prof. Parisi, premio Nobel, presidente del Comitato Scientifico.

Il pensiero, culturale, religioso, etico del professor Demetrio Marco De Luca e dei suoi collaboratori, sui temi della multiculturalità.

Prima Parte

Associazione istituto cultura delle religione per l’umanitá e la pace, D.M. De Luca, in continuitá con la fondazione cultura delle religione per l’umanitá e la pace di Roma, con il contributo dell’omonima fondazione internazionale – Croazia. 

Seconda Parte

Associazione istituto cultura delle religione per l’umanitá e la pace, D.M. De Luca, in continuitá con la fondazione cultura delle religione per l’umanitá e la pace di Roma, con il contributo dell’ononima fondazione internazionale – Croazia. 

Sono richiamati attraverso interventi e interviste di personalitá sui vari temi che rappresentano parte del patrimonio culturale – religioso – istituzionale – antropologico ispirati al pensiero De Luca e iniziative in gran parte da lui sostenute.